Lube Banca Marche Macerata

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sabato 4 maggio 2013

Fiera di amare la pallavolo!

So che questo probabilmente rimarrà solo un post in un remoto blog.
Ma sono fondamentalmente un'ottimista, un'idealista. Sono una sognatrice.
Ci sono tre cose che amo nella vita: la criminologia, scrivere e la pallavolo.
Nell'ultimo anno sono riuscita a fondere le ultime due cose e a farne questo blog. Non so se il risultato vi è piaciuto, ma personalmente vederlo crescere ogni giorno un po', mi ha fatto sentire orgogliosa.
In questi due giorni due cose sono successe: la Tonno Callipo e l'Altotevere San Giustino hanno comunicato (quasi contemporaneamente) che non ci sono i presupposti per mantenere le squadre in A1 e che quindi non saranno presenti l'anno prossimo in campionato.
E' difficile pensare a un campionato più scarno, più magro, a causa di una crisi economica che sta avvolgendo ormai tutto il paese e che ovviamente si espande a tutti i settori, sport incluso.
Soprattutto gli sport che, in questo paese, vengono relegati in spazi minori. Noi siamo l'Italia, il paese del calcio. E' lo sport nazionale, mi disse una volta mio padre, tutto impettito, quasi offeso quando avevo osato dire che forse lo spazio che veniva dato al calcio era fin troppo rispetto alla pletora di sport e grandi sportivi che possiamo vantare nel nostro bel paese.
Pallavolo, basket, pallanuoto sono solo alcuni esempi di settori sportivi che vengono presi in considerazione solo come semplici tappabuchi quando non ci sono partite di calcio. E mentre i tifosi di calcio possono contare su un numero illimitato di canali su cui guardare le partite della propria squadra, noi tifose di pallavolo dobbiamo pregare nelle lingue più strane perchè quella domenica Rai Sport decida di dare spazio ad altre squadre. Magari non alle solite quattro.
E dobbiamo ringraziare Sportube che in questo anno ha dato l'occasione a un sacco di noi di poter assistere alla partita della squadra del proprio cuore, perchè bisogna dirlo, per quelle di noi che hanno la sfortuna di vivere lontano dalla sede della propria squadra è difficile seguire con costanza le partite.
Non voglio lagnarmi. Ringrazio per tutte le volte che ho potuto vedere la Lube su Rai Sport o su Sportube, ringrazio di cuore i telecronisti, dall'ormai celebre Andrea Lucchetta, ai meno celebri ma non per questo meno importanti Walter Astori e Cecilia Rolando, che ci hanno accompagnato nel mondo del volley con i loro commenti e le loro voci.
La pallavolo è uno sport splendido.
Non mi sto augurando che un giorno possa soppiantare il calcio, non sarebbe giusto.
Ma dico queste cose, questa crisi nasce anche da un disinteresse. Un disinteresse sostanziale che ripeto relega gli sport che non sono il calcio in uno spazietto minuscolo, quello che resta, quello che rimane.
Le briciole giornalistiche, le pagine non occupate dal calcio.
Ma forse queste squadre lavorano meno di quelle di calcio? Forse si allenano meno? O faticano di meno quando giocano? E noi tifosi valiamo meno dei tifosi di calcio?
Che forse non sentiamo il cuore sobbalzare nella cassa toracica quando sentiamo vicina la fine di un set e siamo punto a punto?
Non esultiamo con altrettanto entusiasmo quando i nostri segnano?
Il cuore che batte è lo stesso.
Il sangue che pulsa è esattamente uguale.
Date spazio allora anche ai nostri eroi, concedeteci di poter esultare anche se siamo lontani.
Dateci la possibilità di far capire anche ad altre persone quanto è bello il mondo della pallavolo.
Quanto questo sport sia esaltante, emozionante, senza respiro.  
Apriamo il mondo dello sport, ampliamo gli orizzonti e forse, dico forse, ci sarà un giorno in cui la Tonno Callipo e San Giustino potranno tornare.
In cui le squadre di pallavolo avranno le stesse possibilità economiche di quelle del calcio.
Un giorno in cui la pallavolo verrà vista come sport, e non come altro sport.

Se questo post vi ha portato qualcosa, se questo sport per voi significa quello che significa per me, fate un semplice gesto: diffondetelo.
Proud to love volley!

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