Lube Banca Marche Macerata

Lube Banca Marche Macerata

giovedì 28 febbraio 2013

Questo non è un post come gli altri

Diario di una tifosa è nato dalla passione per una squadra.
Non una squadra qualunque, ma la Cucine Lube Banca Marche Macerata, una squadra fatta di grandi animi, di grandi sportivi, di grandi emozioni.
Da qualche settimana qualcosa si è rotto.
Penso che chi vada oltre la semplice partita abbia capito che la nostra squadra è bloccata in un limbo da cui non riesce ad uscire. E' brutto e fa male vedere i nostri biancorossi non riuscire a sbloccarsi, fa davvero male vederli con quelle facce tristi, entrare già in campo con la testa bassa.
Ma la passione per una squadra non si ferma alla pura vittoria.
La passione per una squadra, per la Lube, è tifarla comunque in ogni caso, qualunque cosa succeda.
L'ho sempre detto, l'ho sempre ripetuto e continuerò a dirlo, perchè è ora che i nostri biancorossi sappiano quello che forse ancora non hanno realizzato: loro ci danno sempre qualcosa, grandi emozioni, lacrime di gioia e di dolore, ma sono grandi emozioni che ogni domenica mi fanno sentire viva.
Emozioni che riempiono la mia vita e mi ispirano a scrivere, mi ispirano sempre, mi fanno fare chilometri e chilometri tra freddo neve e ritardi ferroviari per essere lì ogni domenica o quasi per tifarli.
Per fargli sentire il mio supporto.
Abbiamo attraversato tanti momenti bui quest'anno.
Tantissimi.
Ci siamo sempre rialzati.
E mai, dico MAI E POI MAI, ho pensato di mollare.
Siamo impantanati, psicologicamente parlando, in una situazione da cui dobbiamo uscire non tanto per vincere qualcosa, ma per il bene dei nostri giocatori.
Forza Lube!!! Fateci vedere chi siete, fateci vedere come si rinasce, come sempre avete fatto.
Domenica si affronta Cuneo, una grande squadra, che per essere battuta ha bisogno di trovarsi di fronte una Lube positiva, concentrata. Una Lube diretta. Niente più giri di parole, solo fatti.
Forza ragazzi, rialziamoci!
Sempre forza Lube!

giovedì 14 febbraio 2013

Macerata-Trento 1-3

E' stata una partita superlativa.
Non dirlo solo perchè abbiamo perso sarebbe mentire.
Forse perchè ero lì anche io. Forse perchè vedere la Lube al Fontescodella è davvero tutta un'altra storia.
Forse perchè sentire il palazzetto gridare "Picchia Cristian Picchia Cristian!!!" quando Savani ha fatto la sua entrata è qualcosa di unico.
Forse perchè alla fine la Lube è sempre la Lube e ti lascia sempre qualcosa di bellissimo dentro.
La partita è stata davvero agguerrita.
Bellissima.
Ma cominciamo dal principio.
Cominciamo da quel pomeriggio quando finalmente varchiamo le soglie del Fontescodella con il nostro biglietto in mano. Sono le quattro e già è gremito di gente. Pieno di tifosi che aspettano questo match da tanto tempo e finalmente è lì. Entrando e salendo per le scale riconosco tanti visi, volti che nel tempo, ad ogni partita, in curva, ho conosciuto. Una marea di rosso ci attende quando finalmente arriviamo al piano superiore, dove la Lube nel cuore ha già cominciato a organizzarsi.
L'attesa è snervante, cerchiamo di passare i minuti parlando del più e del meno, ma in fondo tutti concentrati su quello che sta per accadere.
E finalmente i nostri entrano in campo. Nel boato del Palas che accoglie i suoi giocatori biancorossi, che cominciano a riscaldarsi.
E' una partita importante. Loro sono sotto di noi di un punto. Dobbiamo giocarci bene questa partita per rimanere in vetta.
Io ho sempre amato le partite della Lube. Le ultime soprattutto perchè ho imparato a condividerle con la nostra tifoseria. Ma vedere una partita della Lube al Palas è tutt'altra storia.
I cori rimbombano, ci sono quasi duemila persone che urlano LUBE!! E sembra che non ci sia altro.
Ma la partita non va come dovrebbe. Qualcosa va storto.
Trento si prende il primo set e allora c'è un po' di nervosismo. C'è chi ricorda ancora il 30 dicembre.
Ma i nostri si rialzano e si prendono il secondo. Si svegliano un po' e combattono, ma Trento, mi dispiace dirlo, è avanti.
Più forti, più precisi, più determinati di noi.
E' LA partita, non una partita. Trento vuole vincerla e alla fine ce la fa. Non c'è neanche il tie break. Al quarto set si prendono l'ultima speranza di poter tornare in vetta.
E allora pensi, sarà silenzio assoluto.
Invece non è così. Fino all'ultimo e anche dopo, noi siamo stati lì, abbiamo fatto sentire la nostra voce, il nostro canto, gli siamo stati vicini.
Torniamo a casa con due punti di distanza da Trento, ma come ha detto il nostro Presidente il campionato non è finito. Se so qualcosa della Lube è che non si molla mai. Neanche quando la situazione è nera.
Ma nonostante la partita sia andata male, ci sono delle cose che mi resteranno nel cuore.
Cose che in nessun altro posto sarebbero avvenute e che sicuramente quando le ricorderò mi riscalderanno il cuore.
La prima è la marea di rosso che c'era domenica.
Una tifoseria calorosa, meravigliosa, che ti fa sentire parte di qualcosa.
Fatta di persone splendide.
La seconda sono i cori per Cristian Savani.
Vedere il Sava dal vivo è un qualcosa di unico.
Non lo dico per dire: vedere il Sava giocare è davvero un'esperienza splendida. Quell'uomo possiede una potenza speciale, quando è in campo sembra di vedere una luce diversa.
E quei cori che risuonavano quando è andato in battuta, lui mister servizio perfetto a Londra 2012, "Picchia Cristian Picchia Cristian!" e la curva che va in delirio quando Cristian picchia davvero e fa ace.
Una gioia immensa.
Come la terza cosa ovvero vedere Ivan Zaytsev fare punto e esultare, un guerriero ancora acerbo, ma promettente, quando lo si vede liberarsi dalla tensione e urlare al cielo dopo aver piazzato una palla.
E l'ultima cosa. La Lube, tutta la Lube, la mia Lube.
La Lube e Macerata, mi hanno rubato il cuore, è rimasto lì nelle Marche. E' rimasto a quelle giornate piene di neve e di freddo, ma sempre col sorriso sulle labbra.
E' rimasto a Filoni, a quel pranzo con Miriam, Roberta, Paola e Michela.
E' rimasto a quel balconcino del nostro hotel.
E' rimasto da Lorenza, la nostra fotografa, sorellina, sempre sorridente, sempre tenera.
E' rimasto a Macerata.
Ma tornerò a prenderlo.
Grazie!

mercoledì 13 febbraio 2013

Cari tifosi cuneesi

C'è una cosa che mi ha fatto andare la cena di traverso stasera.
E quella cosa sono i Blue Brothers, tifoseria di Cuneo, che stasera ha risposto al coach Giuliani in vari (e tutti alquanto discutibili) modi. 
Ora vorrei rispondergli io, visto che grazie a loro per buona parte della partita ho sparato parolacce e improperi a tutto spiano (sperando che i vicini non mi abbiano sentito): SIETE VERAMENTE RIDICOLI E PATETICI. 
Anni a fare del coach Giuliani un mito e poi dopo tutti a insultarlo, solo perchè non è rimasto legato a doppio filo alla vostra squadra. Un piccolo uomo? Un piccolo uomo che vi ha fatto vincere di tutto, ma evidentemente la vostra memoria è breve cari cuneesi. 
Anzi è proprio inesistente. 
Ma a noi non interessa. 
Per quanto io apprezzi Piazza come allenatore, mai sarà all'altezza di un signore come Giuliani, un gran signore, che poteva scadere nel volgare, come avete sempre fatto voi, nel rispondere a tutti gli insulti che gli avete riservato. 
Ma mai una parola di cattivo gusto è uscita da quella bocca, mai e poi mai. 
E sinceramente, anche se la vostra squadra si merita questa vittoria, voi proprio non meritate nulla. 
Ma proprio niente, neanche la coppa del nonno vuota. 
Perchè la squadra non è solo quella che entra in campo. Ma anche quelli che restano fuori ma partecipano col cuore. 
Ah poi, tanto buoni, tanto bravi, la settimana scorsa dicevate a Wijsmans di andarsene, oggi lo acclamate. 
Fin troppo volubili come tifosi mi sembra. 
E mi sembra anche che il nostro coach possa fregarsene bellamente di gente così. 
Che se la squadra perde dice al capitano di andarsene, ma se vince si fa forte di quella vittoria. 
Bravi. 
Congratulazioni. 
In ogni caso la champions degli idioti l'avete vinta voi. 

Cuneo-Lube 3-2 Golden Set vinto da Cuneo

L'amore per la Lube è infinito è sconfinato.
Ma neanche qui può arrivare. Neanche qui, stasera, dove non ha giocato la Lube. Ha giocato una squadra che sembrava la Lube, che vestiva la nostra maglia, ma che non era la Lube.
Forse ancora sentivano sulle spalle la sconfitta di Trento.
Forse ancora ne sentivano la stanchezza.
Forse ne sentivano ancora il sapore amaro in bocca.
Sta di fatto che i nostri guerrieri non hanno lottato stasera.
Si sono presi due set, ma non hanno fatto altro. Una mera difesa che non ha retto. Degli argini troppo sottili per costringere l'impetuoso fiume che era Cuneo stasera.
Non so cosa è andato storto.
La difesa, troppo carente (Henno ha mancato la maggior parte delle palle, lasciando ad altri il compito di correggere i suoi errori), i muri che poco schermavano le loro micidiali battute o l'attacco che troppe volte ha mancato di precisione e di forza.
Fatto sta che la partita di stasera è stata vergognosa.
Amo la mia Lube.
La amo profondamente.
E proprio perchè la amo non posso esimermi dal dire che quella che ha giocato stasera non è neanche l'uno percento delle potenzialità che ha questa squadra. Non abbiamo combattuto. Siamo entrati in campo già con l'aria depressa e sconfitta di chi sa che perderà.
Eppure ci bastava vincere quel maledetto golden set.
Ci bastava vincere quell'ultimo golden set e avremmo visto la fase successiva.
Invece usciamo in questo modo.
Noi che siamo una grande squadra stasera abbiamo giocato non come potevamo.
Non come dovevamo.
Sono arrabbiata, più che triste, perchè sarei triste se avessimo fatto del nostro meglio e nonostante tutto avessimo perso. Invece abbiamo perso giocando male.
Siamo stati poco incisivi, poco precisi, siamo stati approssimativi e indecisi, sporchi su molti passaggi e per niente concentrati su quello che dovevamo fare.
Si va avanti, come sempre, si continua a guardare avanti, magari con un po' di rabbia, ma non per questo tenendoci di meno. Non per questo smettendo di tifare Lube.
Perchè essere davvero una Predators vuol dire anche questo.
Per questo ci distinguiamo.
Perchè non ci facciamo sentire solo quando si vince.
Nella speranza di rivedere i miei guerrieri più forti di prima, più agguerriti e affamati di vittoria che mai..
Sempre forza Lube!

venerdì 8 febbraio 2013

Mailing List!

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Grazie per tutte le visualizzazioni!
Eve

Chi ben comincia...

E' a metà dell'opera. Noi siamo a un terzo, ma la matematica non è un nostro problema.
Abbiamo vinto contro Cuneo nella partita di andata in Champions. Un tre a zero netto e pulito, due set giocati praticamente in assenza di avversari (Cuneo ha cercato di arginare la nostra avanzata, ma non ci è riuscita, nonostante Piazza abbia cercato di cambiare più volte combinazione in campo) l'ultimo giocato un po' più alla pari. Ma Cuneo si è svegliata troppo tardi. Per quanto sia riuscita per due volte ad andare in vantaggio non è riuscita a mantenere le distanze necessarie e ci siamo presi anche quell'ultimo set.
Una partita grandiosa che se è vero che ha visto Cuneo completamente assente, ha visto anche una Lube senza pari, con pochissime sbavature (i soliti errori in battuta rimangono) e tanta voglia di giocare sul serio.
Di non lasciare nulla agli avversari, neanche le briciole, neanche le briciole delle briciole.
Uno Zar in formissima che macina punti su punti, che è riuscito a espugnare il muro di Cuneo (che a causa della mancanza di Mastrangelo, bisogna dirlo, non era la solita roccia di granito) e di contro il nostro muro che non ha fatto passare quasi niente.
In forma, scattanti, attenti e cattivi.
Ma fosse così semplice vincere anche contro Trento forse questa tensione che da settimane (credo addirittura da quel fatidico orrendo 30 dicembre) si sente nell'aria svanirebbe adesso in una nuvola di fumo.
Invece non è così.
Perchè anche se abbiamo vinto e abbiamo vinto bene, non c'è tempo per festeggiare.
Bisogna fermarsi, ricaricarsi e arrivare a domenica con la mente lucida e cinica di chi vuole vincere. Di chi non si siede sugli allori delle vittorie passate, ma vuole conquistare l'alloro di questa partita.
Che non è solo una partita contro la squadra che più di tutte ci ha fatto penare, non solo contro quella squadra che è nostra diretta avversaria per la vetta della classifica, ma è LA partita per conquistarsi quella stessa vetta, mantenere il posto da capolista, quel posto che avevamo, che abbiamo perso e poi ripreso, perchè non si molla mai in casa Lube.
Non si molla, ma non si guarda indietro fidandosi di quello che abbiamo vinto. Noi guardiamo sempre avanti, si parte sempre da zero.
E conquistarci quei tre punti è fondamentale adesso per confermare la forma di questa squadra, la potenza e la bravura dei nostri guerrieri che in questo periodo hanno riconquistato in campo una formula che per un po' di tempo stentava a vincere.
Adesso però c'è anche il nostro Savani in campo, il nostro Cristian che è finalmente tornato e con lui la Lube non può fallire.
Entriamo in campo con la mente sgombra.
Sgombra sia dalla brutta sconfitta di quel 30 dicembre, ma anche sgombra dalla vittoria che abbiamo portato a casa mercoledì che ci porta in una posizione di vantaggio in Champions e ci permette di sperare un po' di più.
Domenica i nostri entreranno in campo e come andrà lo sapranno solo loro.
Io so che ci sarò. Sarò una dei fortunati presenti che potrà urlare fino a perdere la voce per far sapere ai nostri guerrieri che non sono soli.
Che entrano in campo in sei.
Ma che non sono per niente solo in sei.
Insieme ai loro cuori battono i nostri, respiriamo con loro, stringiamo i denti con loro.
E loro lo sanno.
Sanno di avere la curva più bella che c'è, la curva che mai, in nessuna occasione, gli negherà un sorriso, un applauso, che mai gli negherà il suo affetto, qualunque cosa succeda.
E' la curva biancorossa, la curva dei Predators, la curva più meravigliosa che c'è.
Coraggio guerrieri.
La battaglia sta per cominciare!
SEMPRE FORZA LUBE!!!


domenica 3 febbraio 2013

Il ritorno del guerriero! (Perugia-Lube 0-3)

E' stata una partita importante. Primo perchè ci presentiamo a domenica prossima con un punto di vantaggio su Trento. 
Ma cosa ancora più importante, perchè oggi, dopo tanti mesi in cui, diciamolo, sentivamo la mancanza di un pezzo fondamentale della nostra Lube, per la prima volta da Novembre è rientrato in campo il nostro Cristian Savani. 
Maglia numero 3, battuta assassina, capitano azzurro, il nostro Savani oggi è tornato di nuovo in campo e ha ricominciato esattamente da dove aveva lasciato. 
Noi siamo stati dei guerrieri. 
Abbiamo fatto un primo set in cui ci siamo riscaldati, ma non eravamo ancora del tutto cinici. Infatti siamo arrivati a ben 32 punti prima di deciderci a chiudere il set. 
Poi però abbiamo trovato la grinta giusta. 
Sarà stato per il ritorno del nostro amato numero 3, che oggi ha ridato una nuova luce alla squadra, ma il secondo e terzo set la Lube ha giocato quasi in solitaria. 
Da un lato i nostri guerrieri biancorossi che non hanno lasciato quasi nulla al Perugia. 
Dall'altro lato del campo una squadra che si vale, ma che stasera non ha trovato un passaggio tra le mani del nostro muro, nè una breccia nella nostra difesa. 
Il Perugia non può fare altro che cercare di arginare le perdite. 
Ma null'altro può, neanche quando a disposizione ha un libero come Andrea Giovi, uno dei miei preferiti in tutto il campionato italiano lo ammetto, che prende praticamente tutto, ma non può fare tutto lui. 

E il Perugia soccombe a una Lube praticamente perfetta e determinata a vincere e a riprendersi quel punto che la mette uno scalino sopra a Trento. La nostra bestia nera. 
Che domenica prossima si troverà a giocare contro la Lube cinica, determinata e desiderosa di vittoria e di vetta della classifica. Ma soprattutto contro una Lube che finalmente ritrova Cristian Savani, uno dei nostri migliori giocatori, che per tanto tempo ha guardato le partite solo da bordo campo. 
Ma a noi nulla ci scoraggia, noi del resto non molliamo mai. 
Stavamo quasi per finire terzi e invece siamo primi. 


Una Lube quasi orfana fino a oggi, una Lube spezzata e un po' confusa nei primi tempi, di sicuro menomata, ma comunque vincente, che adesso riabbraccia il Sava, lo inonda di applausi, tutti quelli che non ha potuto prendere durante il campionato, adesso glieli vogliamo dare. 
Applausi, cori, tutto quanto si merita il nostro magico numero tre tornato, ne sono certa, più forte di prima, più determinato di prima, più grande di prima. 
Mister servizio d'oro a Londra 2012, capitano della nostra Nazionale, meritatamente, una guida, uno di quelli che fa squadra, che va sempre avanti. 
Adesso finalmente è' tornato. 
Lo dico con le lacrime agli occhi e col sorriso sulle labbra, pensando che forse domenica prossima potrò vedere il nostro Sava giocare contro Trento. 
E magari... 
Magari vedere i suoi occhi farsi incandescenti prima del servizio, di quel servizio per cui lui è tanto famoso... 
Ci sei mancato Sava, davvero tanto... 

Ora però vedi di non lasciarci più!! 

venerdì 1 febbraio 2013

Una piccola, ma grande famiglia biancorossa: le magnifiche sei

Quest'oggi sono stata nervosa tutto il giorno. Sarà la mancanza di sonno, oppure sarà l'esame che si avvicina, oppure è semplicemente una giornata storta.
Ma per quanto una giornata vada male, per quanto possa tornare a casa stanca e scazzata, ci sarà sempre una cosa che riuscirà a strapparmi un sorriso, a farmi stare bene, a farmi sentire parte di qualcosa: le mie sorelline biancorosse.
E' difficile spiegare a parole quello che sono per me. Nonostante le parole siano sempre state la mia forza, quando comincio a parlare di loro, è come se dovessi davvero inventare nuovi termini, perchè quelli esistenti non sono abbastanza belli.
Capita a tutti di conoscere qualcuno che ha la tua stessa passione.
Non capita a tutti di trovare una seconda famiglia che ti fa stare davvero bene ogni giorno. Una famiglia che hai voglia di sentire sempre, qualsiasi cosa stia succedendo.
Delle sorelle, che ti capiscono e ti stanno vicine, sempre, che condividono le tue gioie e i tuoi dolori, non con un semplice si si capisco, ma ascoltandoti, vivendo con te quelle emozioni.
Ho sempre detto che la Lube è una squadra unica.
E' unica anche per questo: siamo una piccola grande famiglia biancorossa, fatta di persone che grazie a questa meravigliosa squadra si sono conosciute e si vogliono bene.
Io le mie sorelle biancorosse le ho conosciute così.
Le mie pazze, meravigliose, uniche sorelle biancorosse con cui passo serate intere a ridere, a parlare, di tutto, e in tutte le lingue ATTENZIONE (XD), quelle ragazze così speciali e neanche lo sanno.
E proprio stasera una di loro ha postato una cosa dolcissima, delle parole dolcissime che mi hanno toccato il cuore e che mi hanno spinto a scrivere di loro.
Non ci sono solo i nostri guerrieri in campo.
Ad ogni partita siamo lì, insieme, a soffrire, a gioire, anche se a distanza, anche se divise da uno schermo illuminato.
Ma non c'è confine che possa dividerci.
Non passa giorno senza sentirle, senza pensarle, senza essere vicine.
Tutto è cominciato con Lucy.
Luana, la mia Cupcake al cioccolato, una ragazza che non sa neanche di essere così tanto speciale.
Ma lo è. Anzi è molto di più.
Perchè rare volte mi sono trovata così bene con una persona da subito, in modo istantaneo.
E poi sono arrivate Lorenza, Miriam, Michela e Giorgia.
E per ognuna ci sarebbe un intero blog da scrivere.
Come per esempio Lorenza, sempre pronta ad aiutare tutti, sempre dolce, divertente, la nostra inviata al Fontescodella, la nostra fotografa number One, perchè nessuno riesce a catturare l'essenza della Lube come fa lei. Forse perchè ci mette il cuore, quel suo cuore grandissimo.
E Miriam? Miriam pazzia, delirio, dolcezza e risate. Con un coraggio da leone, sempre entusiasta della vita, sempre euforica.
E Gio. La piccola Gio, la nostra artista, divertente, passionale, uno spasso. Da adorare.
E Michela, Michi, miele puro, tenerezza infinita.
Le sei Bine ( e noi sappiamo bene perchè XD)
Le magnifiche sei che prima o poi riusciranno nell'intento di trovarsi tutte assieme, magari a una partita, a tifare la nostra Lube che tanto ci ha fatto incontrare.
Un cuore biancorosso che batte all'unisono.
Ci si diverte, ci si vuole davvero bene, come se in fondo, si fosse amiche da sempre.
Ma perchè c'era davvero un tempo in cui noi sei non eravamo amiche?