La prima domanda è d’obbligo: come sei
diventato cronista sportivo? E’ una cosa che hai sempre voluto fare?
No, a dire
il vero fino ai 25 anni non avrei mai immaginato di ritrovarmi a fare il
cronista sportivo. Finiti gli esami
della sessione di giugno, ho pensato di trovarmi un lavoretto per l’estate. Mi
era sempre piaciuto scrivere, così ho risposto all’annuncio di un giornale
dedicato alla pallavolo, un po’ per curiosità, un po’ per mettermi alla prova.
Ho iniziato come inviato per le partite di serie B e serie C e da allora è
stato un vortice: ho scoperto e amato questo lavoro. Nel corso del tempo ho
scritto di qualsiasi argomento, dalla politica alla cronaca, passando per il
gossip ma il primo amore non si scorda mai e così eccomi di nuovo a raccontare
le emozioni della pallavolo.
Quanti sport segui tramite Sportube e quali
sono quelli che preferisci seguire?
Non vorrei
sembrar scontato ma rappresento il prototipo dell’italiano medio a cui si può
toccar tutto tranne il calcio, che però non ho mai seguito per lavoro ad alti
livelli. Una volta guardavo qualsiasi partita, ora il tempo non me lo permette
più e mi limito a quelle della mia squadra del cuore che certe volte mi
costringono a veri salti mortali per incastrare tutti i vari impegni. Per lavoro
invece ho avuto la fortuna di seguire molte discipline e sono riuscito ad
appassionarmi, più o meno, a tutte. Pallavolo maschile, pallavolo femminile,
motori, beach volley, hockey prato, hockey indoor, arti marziali miste, vela,
insomma una grande varietà di sport che mi ha permesso di crescere
professionalmente ed entrare in contatto con realtà prima sconosciute.
Parliamo del social match: come è nata
questa idea?
Innanzitutto,
per coloro che ancora non lo sapessero, spieghiamo cos’è il social match, ovvero
la possibilità per tifosi ed appassionati di interagire con la telecronaca
tramite i commenti sulla pagina Facebook di Sportube. Ne vado molto orgoglioso
perché è stata una mia idea ed è nata per caso, nell’impeto di una telecronaca,
sulla scia di precedenti esperienze radiofoniche. Era la prima giornata del
campionato di A1 femminile dello scorso anno ed ero al commento di
Chieri-Bergamo, una partita che offriva molti spunti di riflessione in quanto
la prima di Francesca Piccinini da ex contro Bergamo. Dopo aver espresso il mio
parere ho pensato che sarebbe stato interessante ascoltare anche quello dei
tifosi e così ho invitato gli utenti a scrivermi su Facebook. Dopo qualche
momento di timidezza ha scritto il primo ed il suo commento ha rappresentato un
vero e proprio effetto volano perché di lì a poco mi hanno bombardato di
messaggi sancendo il successo dell’iniziativa. Il giorno dopo ne ho parlato col
mio responsabile che ne è stato subito entusiasta e da quel momento il social
match è diventata una nostra consuetudine.
Adesso parliamo di pallavolo: quanto è
aumentato il seguito della pallavolo quest’anno?
La pallavolo
ha un bacino di utenza che cresce anno dopo anno e in questa stagione ha potuto
beneficiare della grande esposizione mediatica della nostra nazionale che
quest’estate ha ottenuto risultati importanti con il bronzo alla World League e
l’argento agli Europei. La crescita dei numeri non ci sorprende, ormai è il
quarto anno che siamo partner della Legavolley e sappiamo quanta passione e quanto
entusiasmo muove la pallavolo. In quest’ottica posso annunciare una grande
novità che a breve lanceremo su Sportube: sulla scia del successo di Volley
View a breve lanceremo una trasmissione analoga dedicata interamente ai
giocatori della serie A1 maschile. In questo modo, ogni settimana, avremo
ospite un atleta simbolo del nostro campionato ed i tifosi avranno la
possibilità di rivolgergli domande in tempo reale attraverso i social network.
Ci diresti un giocatore della A1 maschile e
una giocatrice della A1 femminile che ti sono rimasti nel cuore?
Non posso
dire di essere amico di questo o di quell’altro giocatore perché con loro ho
sempre avuto rapporti professionali. Però sono rimasto molto affezionato a quei
giocatori che ho avuto la fortuna di seguire sin da quando eravamo veramente
agli inizi, io come giornalista e loro come atleti. In particolare mi viene in
mente Laura Saccomani che ho visto giocare la prima volta quando aveva 14 anni
nella squadra del mio quartiere e che ho potuto seguire successivamente come
speaker della Roma Pallavolo in serie A2 prima del grande salto che l’ha
portata a vincere lo scudetto con la Scavolini Pesaro. Nel settore maschile
posso citare Ivan Zaytsev che ho visto crescere da vicino ai tempi della M.Roma
o Salvatore Rossini che intervistai a margine di un torneo regionale di beach
volley. Con lui ci siamo rincontrati recentemente e, nonostante ora giochi a
grandissimi livelli sia con Latina sia con la nazionale, mi ha confidato di
ricordare benissimo quell’intervista in quanto era la prima che rilasciava come
vincitore di un torneo.
Che consigli daresti a chi vuole entrare
nel mondo del giornalismo sportivo?
Di essere
caparbi, molto caparbi e non mollare di fronte delle prime difficoltà. E’ un
terreno difficile con pochi posti a disposizione e tantissima concorrenza, ma
con l’impegno e la passione si può arrivare lontano. La gavetta potrebbe essere
lunga e poco retribuita ma io consiglio, almeno all’inizio, di non guardare lo
stipendio ma l’esperienza. Quindi scrivete, scrivete e scrivete tanto, anche
relativamente a sport e campionati minori. Solo così potrete costruire una
professionalità che in futuro rappresenterà il vostro punto di forza. Come in
tutte le cose serve anche una buona dose di fortuna ma la fortuna va anche
aiutata e non aspettata.
Oltre allo sport, sappiamo che scrivi come
è nata questa passione?
Direi che è
una passione innata. Sono sempre stato un grande lettore e come tutti i grandi
lettori ho sentito il bisogno di cimentarmi nella scrittura. Da super
appassionato di gialli/thriller non potevo che scegliere questo genere e dopo
diversi romanzi chiusi nel cassetto ho raggiunto l’apice nel 2007 quando col
mio “Le sette sfere” ho vinto il premio letterario “Il giallo di Roma” aperto
ad opere di narrativa ambientate nella città eterna. Ultimamente, purtroppo o
per fortuna, il lavoro mi ha portato via tantissimo tempo ed ho avuto meno
occasioni per scrivere ma approfitto di questa intervista per lanciare una
nuova iniziativa che presto mi vedrà protagonista e che coinvolgerà gli
appassionati della pallavolo. A breve su tutti i siti del network relativo a
www.volleymaniaweb.com sarà pubblicato a puntate il mio ultimo romanzo, un
giallo/thriller che mi ha dato la possibilità di conciliare le mie due grandi
passioni: la scrittura e lo sport. Il protagonista, infatti, è un ex
pallavolista impegnato nella sua partita più importante: dimostrare la sua
estraneità in una vicenda di cronaca nera che l’aveva coinvolto da giovane e
che fortuitamente ne aveva segnato l'esistenza lanciandolo ad alti livelli
nello sport. Volete saperne di più? Continuate a seguirmi.
(Walter al lavoro, grazie a Cecilia per la foto!)
E noi Walter continueremo a seguirlo: intanto cliccando (se non l'avete già fatto!) sulla pagina di Sportube , mettendo mi piace e partecipando al social match (questa domenica verrà trasmessa Casa Modena- Calzedonia Verona), ma soprattutto continuando a seguire Walter.
Un piccolo ringraziamento per avermi concesso questa intervista. Quando ho cominciato a seguire la pallavolo, Sportube è diventata il mio punto di riferimento. Senza Sportube chissà quante partite mi sarei persa! Ma sottolineo il grazie per avermi permesso di scrivere questo articolo. E' un gran regalo per me.
Sempre forza Lube, ma in questo caso viva la pallavolo in generale!
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