Lube Banca Marche Macerata

Lube Banca Marche Macerata

lunedì 5 maggio 2014

Tricolore biancorosso!

Ho ancora le lacrime agli occhi se ci penso. Mi luccicano dall'emozione ripensando a quell'ultimo set, a quell'ultimo pallone, all'istante prima del punto che ci ha regalato la vittoria. No.. Non regalato: che ci siamo conquistati. Per cui abbiamo lottato. Per cui abbiamo stretto i denti e abbiamo superato i momenti difficili.
Onore ai nostri avversari: la Sir ci ha fatto soffrire, ci ha dato del gran filo da torcere, ci ha tenuto sul filo di lana fino all'ultimo secondo. Ha regalato una grandissima pallavolo, di alto livello, al cardiopalma, piena di scambi da ricordare per sempre. Protagonisti grandi campioni Vujevic, Petric, Buti, ma soprattutto il tanto contestato Aleksandar Atanasijevic che, adesso si può dire, in campo fa veramente paura. Per il coraggio, per la spavalderia, per la potenza nel braccio, per quella precisione millimetrica. Onore ad Aleksandar, vederlo giocare è stato un piacere unico. Le polemiche sono alle spalle, io faccio i complimenti anche a Kovac che ha portato Perugia fino a qui.
Ma quello scudetto aveva il nostro nome sopra. Questa squadra, questi leoni, avevano qualcosa da dimostrare e dopo aver perso Champion's, Coppa e Supercoppa, dovevano dimostrare di essere una squadra, dovevano prendersi lo scudetto e risalire.
Non è stato un anno facile. Certo, abbiamo un'ottima squadra, ma non ci sono vittorie semplici. Non ci sono mai.
Un nuovo capitano, giovane, contestato, tanto amato dai suoi tifosi, quanto odiato al di fuori, un Thor della pallavolo, ancora acerbo per certi versi, che ha saputo crescere e maturare. So che in pochi lo riconosceranno, ma Ivan ha fatto i miracoli, si è messo anima e corpo in questa squadra, l'ha trascinata quando doveva, ha lottato, ha spronato i suoi compagni. Quella cresta nessuno l'ha abbassata. E' alta, fiera e meravigliosa.
Un Coach e un Vice che hanno dovuto attraversare momenti difficili. Ancora mi ricordo il dolore subito dopo la Coppa di sentire delle dimissioni di Coach Giuliani. Ma lui è un uomo che non molla. Alberto Giuliani nella sua Lube ci ha creduto, ha guidato i suoi ragazzi verso la vittoria, non ha mai smesso di sbatterci la testa. Il nostro Coach ci ha messo il cuore, sempre.
E Keky (pardon Francesco Cadeddu) non è da meno. Sono entrambi uomini di cuore, spinti dalla passione per questa squadra e questo sport.
E' stato un anno duro. Un anno che vedeva alternarsi una Lube tanto invincibile in casa, il Fontescodella rimane inespugnato, nessuno è riuscito a conquistarlo, quanto fragile in trasferta. Altalenante, certo, ma grande protagonista, una squadra che più di una volta ha saputo rialzarsi, che ha saputo ricompattarsi, che ha saputo ritornare a lottare assieme, senza cedere alla paura, allo sconforto. Una squadra vera.
E' stato un anno bellissimo. Un anno in cui ho sentito la curva più che mai. Non riuscirò mai a ringraziare abbastanza il calore, l'affetto, l'amicizia che Lube nel Cuore ha dimostrato a me, a noi (io parlo per me, ma anche, credo, per Roberta, per Paola e per Michela, le mie inseparabili compagne di trasferta), facendoci sentire a casa, in famiglia, un'unica voce, un unico cuore. E' una curva splendida quella biancorossa, una curva che non ha mai smesso di sostenere i suoi leoni, che non ha mai smesso di tifare, di cantare. La voce non è mai cessata. L'amore per questa squadra non è mai finito.
Le chiacchere stanno a zero. 
Ci sono tante cose che vorrei dire. Tante cose che vorrei mettere giù in questo blog. Ovviamente me ne dimenticherò una parte, perchè ancora la mia testa è là a ieri sera quando abbiamo fatto quell'ultimo punto. Però so che ci sono alcune persone in particolare che meritano di essere nominate. Ringraziate. 
Grazie presidentessa Simona Sileoni, che ho avuto il piacere di conoscere, una grande donna, con una grande passione. Grazie Coach Giuliani e Coach Cadeddu. Grazie Stefano Recine, grazie Marco Tentella e a tutto lo staff tecnico e alla società della Lube. 
Grazie capitano Ivan Zaytsev, per le emozioni, per il cuore, per quelle lavatrici e per quei crateri lasciati nel campo avversario. Grazie per quello sguardo che non ci ha mai lasciato. Grazie ai nostri centrali Dragan Stankovic e Marko Podrascanin, i nostri muri invalicabili, con i loro primi tempi micidiali, custodi della nostra metà campo. Grazie Bartosz Kurek, con quel suo volto da bambino e quel suo braccio potente. Grazie Jiri Kovar, per il suo broncio, per le sue battute, per le sue pipe. Grazie Simone Parodi, una certezza biancorossa da sempre. Grazie Natale Monopoli, colonna portante di questa maglia, di questa squadra. Grazie Stefano Patriarca, Leondino Giombini e Alessandro Paparoni. Grazie Hubert Henno per quei salvataggi senza precedenti, per ogni volta che ti giravi verso la curva ad applaudirci. 
Grazie Lube Nel Cuore. Grazie presidente Giacomo, un ragazzo straordinario, grazie zia Rosy e zia Dany, due donne speciali, grazie Anna, Stefania, Giuliana, Giancarlo (tutti e due!) e grazie Sandrino. Grazie alle bimbe Pollon, Silvia, Ilaria, Laura, Cristina, Francesca, Benedetta, Aurora, Noemi e Erika. Grazie a quei ragazzacci dal cuore d'oro Roberto, Matteo e Daniele. 
Grazie alle mie tre salamelle, Roberta, Paola e Michela. Con loro il cammino è cominciato due anni fa e non si ferma. Il nostro legame è forte, saldo, intenso. Sono per me come delle sorelle, anche se lontane, sono vicine al mio cuore. Grazie a Donatella, salamella onoraria, per quest'anno meraviglioso. Grazie Massimiliano. Grazie Paola, Giuliana (la mia socia!), Andrea,  Anna, Maddalena e a tutte le biancorosse che in giro per l'Italia si sentono ogni giorno via facebook. 
Grazie di cuore. 
Ah si.. Ho dimenticato qualcuno vero? 
Grazie Michele Baranowicz. 
Non ho mai nascosto di averlo favorito. Mi ha rapito dal primo momento, ogni tanto ci sono quei giocatori che semplicemente ti portano via il cuore. Ho tifato per lui, l'ho difeso (anche se non ne aveva bisogno), l'ho sostenuto, quante volte ho perso la voce al palazzetto per i suoi ace, per i suoi tocchi magici. Per questo ragazzo schivo, che fa parlare il gioco, che ha preso un ruolo non semplice, che ha avuto coraggio. Io son fatta così, lascio per ultimo il meglio. Per me il meglio è stato Michele (eh si sono di parte!). Ma spero di vederlo in biancorosso per molto tempo, spero di poter gioire per tutte le vittorie che ci porterà. Spero che il nostro diciassette fortunato, qualunque cosa succeda, porti nel cuore l'amore che questa curva ha avuto per lui. 
E infine grazie a voi che avete letto questo blog. Che mi avete seguito, che vi siete presi cinque minuti della giornata per leggere le mie parole. 
Dal mio cuore al vostro. 
Siamo i campioni d'Italia. 
ABBOMBA!! 

Nessun commento:

Posta un commento