Lube Banca Marche Macerata

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martedì 1 ottobre 2013

Sono una bimbaminchia, CROCIFIGGETEMI!

Qualche tempo fa scrissi un blog contro un articolo su Panorama (per leggere l'articolo clicca qui ). Un articolo che parlava di come la pallavolo aveva raggiunto un pubblico sempre più giovane e che parlava dei pallavolisti come rock star. Allora credevo che quell'articolo fosse una cosa negativa per la pallavolo. Io ero una di quelle ragazze che nell'articolo parlava di Dragan Stankovic, il mio tuttora giocatore preferito nella Lube. 
Ma si può cambiare nella vita. Si può andare avanti, ci si può evolvere. 
Si può capire. Mi spiace perchè la giornalista che aveva scritto l'articolo è stata gentilissima con me, non solo durante l'intervista, ma anche dopo. E io ho scritto contro di lei un blog che non meritava. 
Per questo mi scuso, perchè le cose cambiano, le persone capiscono, e se si è giusti con se stessi e si capisce di aver sbagliato, le scuse sono obbligatorie. Non c'è demerito a chiedere scusa, ad ammettere di avere sbagliato. Sarebbe ingiusto continuare invece a dire di avere ragione, quando si è in palese torto. 
Cristina mi dispiace. 
Quello che mi ha fatto capire il mio errore è stata una certa corrente di pensiero che ultimamente si è fatta strada in giro per la rete. Una corrente di pensiero PURISTA, chiamiamola pure così, che si erge a difesa della pura pallavolo, contro le bimbeminchia (questo il termine usato principalmente nelle conversazioni) che si esaltano nel vedere la pallavolo apprezzandone magari non la bellezza del gioco, ma piuttosto la bellezza dei giocatori. 
Solitamente sono una purista, un'estremista in ciò che faccio. Ma non quando si tratta di libertà. 
Voltaire, il grande filosofo francese, una volta ha detto: Je ne suis pas d’accord avec ce que vous dites, mais je me battrai pour que vous ayez le droit de le dire. 
Non sono d'accordo con quello che dici, ma mi batterò perché tu possa avere il diritto di dirlo. 
Io mi batterò. 
Mi batterò affinchè tu ragazza, bambina, donna, possa pure andare a vedere una cavolo di partita solo perchè apprezzi la bellezza dei nostri ragazzi. Non togli nulla a me, non mi togli il diritto di vederli, né tanto meno di tifare la mia squadra. Io mi batterò. Perchè il clima della pallavolo è sempre stato gioioso e sportivo e giudicare gli altri come scarti solo perchè la pensano, la vivono in maniera diversa non è gioioso e non è sportivo. Quante volte mi sono scappati commenti sulla bellezza dei nostri azzurri? Mi è capitato, non me ne vergogno, vado per tifare, ma non sono cieca. Questo non mi rende peggiore. E non rende peggiori le ragazze che magari pubblicano sul loro wall la foto di Ivan scrivendo che figo! E' figo, diciamolo. E' soprattutto bravo, ma è anche figo, perchè no? C'è una cosa che non mi è mai piaciuta nella mia vita (e forse è il sangue di due sessantottini che scorre nelle mie vene a non farmela piacere) e sono le crociate moraliste di chi si sente superiore. Sono le pagine aperte contro qualcuno che neanche si conosce giusto per il gusto di riunirsi in piccoli circoli e sparlare di altre ragazze. Giusto per dire sono superiore, io sono più matura, io sono migliore. E... adesso che sei arrivata a questa conclusione, com'è cambiata la tua vita? Com'è migliorata? Ti senti davvero migliore? Superiore? 
Allora, crocifiggetemi. Non voglio essere superiore. Non voglio odiare. Non voglio giudicare gli altri. Mi faccio chilometri su chilometri per vedere la mia Lube, la mia motivazione io ce l'ho e va ben al di là dei pettorali dei nostri giocatori. Ma ognuno ha la sua motivazione e condivisibile o meno, è una motivazione e come tale deve essere rispettata. Invece di cercare di impegnare il proprio tempo magari a sostegno di qualche giocatore o di qualche squadra, alcuni preferiscono passarlo a odiare. 
Ma se sto scrivendo queste parole è perchè SO, CONOSCO LA SENSAZIONE che queste ragazze provano quando vengono additate dalla folla come bimbe minchia. Manco fossero assassine. So, perché ricordo bene quando quell'articolo uscì e ci fu una specie di rivolta contro quelle ragazze che avevano semplicemente fatto dei commenti su alcuni giocatori. So la sensazione di freddo, di solitudine, di pensare oddio ma cos'avrò mai detto o fatto per essere trattata così? Ma Cristina aveva solo scritto un articolo un po' diverso dal solito, un articolo che parlava dei giocatori, ma anche delle tifose. Che sì tifano, ma perchè no guardano anche. E' un pacchetto unico. Solo adesso capisco l'enorme errore che ho fatto quando ho scritto quel blog. Roberta Paola e Michela mi hanno fatto riflettere tante volte e ho capito adesso, ho capito. Mi batterò perchè tutte possano dire la loro. Anche chi magari fa un commento solo estetico, ma che lo faccia pure. Che possa dirlo senza dover essere insultata per questo. Ognuno risponde di quello che fa, gli altri prendono vie diverse, ma viviamo in un paese libero. 
Per cui sì: sono una bimba minchia. CROCIFIGGETEMI IN SALA MENSA COME FANTOZZI. Ma guardate a voi stesse prima di giudicare senza pietà. 

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