Lube Banca Marche Macerata

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mercoledì 23 ottobre 2013

Riflessioni post partita

(Questo post contiene solo un mio pensiero, non è sulle partite disputate domenica e martedì, quelli arriveranno oggi pomeriggio).
Eravamo tutti emozionati all'idea di vedere la nuova Lube giocare. Anche un po' impauriti a dire la verità, dopo la brutta partita in Supercoppa con il Trento, diciamola tutta. Non è semplice per dei nuovi giocatori prendere confidenza in così poco tempo, cercare un feeling che è necessario per potersi capire in campo, senza neanche parlarsi, solo con un'occhiata.
La Lube non mi ha deluso. Quella che ho visto domenica è stata una squadra affiatata, certo non perfetta, ma sulla buona strada verso alti standard di gioco. Ma come ho detto questo post non è sulla cronaca delle partite, ma su alcune riflessioni che mi sono venute quasi istantaneamente quando ho visto prima la partita di domenica e poi quella di martedì, in cui i nostri hanno disintegrato il Kazan con un 3 a 0 senza possibilità di replica.
Qualche tempo fa scrissi un post in favore di Michele Branowicz. Piemontese di Mondovì, classe 1989, si è aggiunto ai biancorossi quest'estate dopo l'abbandono di Dragan Travica.
Ho scritto, e ripeto non ho problemi a dirlo, non è semplice rimpiazzare uno come Travica. E' un giocatore amatissimo, che nel bene e nel male ha sempre e comunque tenuto alto l'interesse per la Lube, un regista che ha lasciato il segno. Qualcuno che parte prevenuto c'è sempre.
Non si può evitare. Però si pensa che prima o poi la gente si pieghi alla bravura, al talento. Almeno chi ha l'obiettività di ammettere l'evidenza. Lo ammetto ancora non mi sono andate giù tutte le piogge di critiche che sono cadute a mannaia su questo ragazzo (si è giovane, ma potrebbe esserci chi non è d'accordo, pazienza) post Supercoppa, inneggiando a Travica, ipotizzando il taglio delle gambe di Michele.
Ora aperta al dialogo, vorrei davvero sapere da chi inneggiava al ritorno di Travica, con la massima sincerità, se dopo queste due partite si è almeno aperto uno spiraglio di luce per Michele.
Quello che ho visto io è un palleggiatore che con i fatti ha dimostrato di meritarsi la maglia biancorossa, gestendo i suoi compagni durante la partita con abilità ed equilibrio. Un giocatore che non molla mai.
Forse allora si potrebbe cercare di dare a questo giocatore una possibilità, non di sostituire Travica, ma di darci emozioni forti vestendo la maglia biancorossa.
La riflessione successiva è ovviamente connessa alla nazionale. Sono l'unica a chiedersi come mai questo palleggiatore di talento è stato lasciato a casa? Inspiegabilmente Michele è stato escluso dalla rosa alla vigilia della final six in Argentina, senza tra l'altro aver avuto modo di provare niente. Quanto tempo è stato lasciato in campo? Forse a malapena un set (e io c'ero, mi ha fatto un'ottima impressione). Senza nulla togliere al nostro numero tredici che ha fatto un ottimo lavoro, portandoci assieme alla sua squadra all'argento, mi chiedo perchè Coach Berruto abbia deciso di togliere ogni possibilità a un ragazzo che poteva di sicuro dare molto alla nazionale. Non prendetemi per un'ingrata: io sono riconoscente a Travica del lavoro che ha fatto. L'argento che la nazionale ha riportato a casa ha anche la sua firma. Ma perchè escludere un ragazzo che aveva lavorato molto, senza dargli realmente nessuna chance di provare di poter almeno esserci per la squadra?
E' una domanda che rimarrà senza risposta.
Io credo comunque che questo ragazzo stia dimostrando a fatti quello che vale, che stia zittendo tutti quelli che già gli avevano fatto una x sopra. Eliminato? No.
La terza riflessione che vorrei fare è questa: questa nuova squadra mi piace. Un nuovo elemento ha arricchito di spettacolo e potenza la squadra che già mi faceva battere il cuore. Stiamo parlando di Bartosz Kurek.
Lasciate che ve lo presenti: Bartosz Kurek, 207 cm, classe 1988, nazionalità polacca.
Schiacciatore. Di quelli che non attaccano semplicemente, ma bucano rete, mani e lasciano crateri fumanti nel campo avversario. Da quest'anno con la maglia numero 16 della Lube, lasciatemelo dire: vederlo giocare è uno spettacolo unico. Sarà la prossima stella splendente della nostra squadra. Lo è già in effetti. Ieri in partita, ha preso tutto e lo ha trasformato in oro colato.
Un ragazzo che ci porterà vittorie, successi e tante emozioni.

Erano necessarie delle delucidazioni, sentivo di dovermi esprimere.
Ricordo a tutti che la sezione dei commenti è aperta, funzionante e al momento non moderata, per cui sentitevi liberi di lasciare commenti qua sotto, se non siete d'accordo o se volete semplicemente esprimere un punto di vista differente, magari illuminante che io non sono riuscita a cogliere.
Sempre forza Lube!

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