Lube Banca Marche Macerata

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mercoledì 21 novembre 2012

I NOSTRI GUERRIERI:Il tredici fortunato, Dragan Travica

(Piccola presentazione: Sono una tifosa della Lube, ho aperto questo blog per la mia squadra del cuore e per i guerrieri che ad ogni partita ci donano tante, tantissime emozioni. GRAZIE RAGAZZI!)



La scena è questa: io sono seduta in poltrona, con il piatto sulle ginocchia e davanti al computer. Sto guardando la partita di andata Lube Macerata - Unterhaching. E' il terzo set e la mia Lube sta vincendo due set a zero. La palla parte, si dirige fuori campo. Alcuni la lascerebbero cadere. Si arrabbierebbero, ma la lascerebbero andare.
Non lui.
Non Dragan Travica, detto Drago, e mica a caso.
Drago parte, si lancia, salta persino le transenne che circondano il campo e salva la palla.
Io da casa, con il piatto sempre sulle ginocchia, rimango ferma, con la forchetta a mezz'aria.
Oh mio Dio.
Cos'ha appena fatto?
Ha salvato la palla. Ha fatto il salto ad ostacoli e ha preso quella CAVOLO DI PALLA!
Non mi sono mai entusiasmata così tanto per il calcio. A dirla tutta, il calcio a me fa proprio schifo. Non ne capisco le regole (devo ancora capire sta storia del fuorigioco), non riesco a guardare una partita per intero e non mi piace. (Sarebbe contento il genitore a sentirmi, proprio lui che ha trascorsi calcistici come portieri, ma che dire, ha fatto due figlie: una ama il calcio e l'altra la pallavolo).
Per non parlare del fatto che i giocatori di calcio se la tirano davvero troppo. Per cosa se la tirano, ancora devo capirlo, ma più che sportivi sembrano modelli. E sono tutti uguali (o quasi): finiscono sui giornali di Gossip, vestono truzzo e si sposano le veline (o le meteorine, o le letterine, o le... non so decidete voi tanto sono tutte uguali).
Invece la pallavolo è anche questo: salvataggi spettacolari, passaggi che a volte neanche lui ha capito come ha fatto, schiacciate impensabili.
Ma mi sto dilungando. Eccolo, vi presento Drago, diciamola bene, Dragan Travica.

Classe 1986, maglia numero 13 (sia alla Lube, sia in nazionale) faccia da bravo ragazzo, di quelli che presentereste subito a mamma e papà, 2 metri di palleggiatore solo per voi. 
Palleggiatore però è riduttivo. 
Devo fare una premessa: ho iniziato a seguire da poco la pallavolo (almeno in modo serio). Se anche voi, come me, nell'insana follia del momento decideste di attaccarvi alla televisione in attesa delle partite, allora sappiate che un palleggiatore non è solo quello che passa la palla a chi schiaccia. NO! 
Il palleggiatore è detto anche regista. Proprio perchè sarà lui a smistare la palla tra gli schiacciatori dirige il gioco, da qui regista, ed è quindi fondamentale. 

Finita la premessa torniamo a parlare di Dragan. 
Solo un giocatore di pallavolo? Direi proprio di no. 
Infatti oltre a essere un bravissimo giocatore (sono di parte? Si, ma resta comunque un bravissimo giocatore) Dragan ci stupisce ogni giorno. 
Se infatti, come me, andate a cercare su youtube il suo nome, troverete il suo canale. I video, purtroppo sono pochi. Ma se amate la pallavolo come me, non potrete fare a meno di guardarveli e riguardarveli, senza smettere di ridere. 
Ci dona infatti squarci di momenti di quotidianità della nostra nazionale di pallavolo e della sua squadra, la Lube. Un esempio? 


Un consiglio? Mettetevi calme in poltrona e fatevi un giro. Se poi non vi bastano, vi consiglio anche il canale di Simone Buti, che ci dona altre perle di rara bellezza come questa: 


Insomma prendete i pop corn e buona visione. 

Pensate che sia finita qui? 
Assolutamente no. Il nostro Drago nazionale infatti scrive anche una rubrica su panorama, La rete del Drago, un blog pallavolistico davvero interessante. (visto che di pallavolo in italia se ne parla sempre pochissimo). 
Ora ho voluto scrivere questo post così, perchè ammiro Drago come giocatore?
No, non solo almeno. Volevo parlare di quanto avvenuto domenica.
Domenica c'è stata LA sfida. 
Trento-Lube. Per chi ama questo sport sa che questo match è un po' come... Inter-Juve. Imperdibile. 
A differenza però del calcio solitamente la partita è sempre stata un esempio di grande sport, dimostrando quanto queste due squadre meritino di stare al top della classifica. 
Domenica non è stato da meno: due set a zero la Lube sembra ormai sconfitta, invece si riprende come una fenice dalle sue stesse ceneri e si prende i due set restanti, forzando il Trento al tie break. Alla fine ha prevalso il Trento. Sono stati bravissimi, tutti quanti, sia quelli del Trento che i nostri Maceratesi (ma del resto con Savani e Kovar infortunati, sarebbe stata dura. 
Quello che mi ha dato fastidio sono stati i tifosi del Trento che hanno pensato bene che mettere striscioni offensivi verso due dei nostri giocatori (Drago e Ivan Zaytsev, di cui parlerò nel prossimo post). 
Ora ho sentito tante versioni: c'è chi dice che non erano offensivi (si certo) c'è chi dice che erano in risposta a  ciò che i nostri due giocatori avevano detto su Juantorena (sapete chi è? ne parlerò prima o poi in maniera più articolata). 
Per me non c'è scusante: nella pallavolo, che si è sempre distinta per civiltà e per tifoserie che non sembrano un aggregato di hooligans pronti a spaccare tutto, questo gesto non mi è piaciuto. 
E ripeterò allo sfinimento che i nostri due ragazzi (perchè ragazzi sono, uno 26 e l'altro 24) sono stati dei signori. Hanno risposto giocando. 
E il giorno dopo è arrivata anche la risposta del Drago, semplice, diretta, da vero signore. 
Avrebbe dovuto essere spettacolo e spettacolo è stato. Trento micidiale all’inizio, poi noi, che risorgiamo come la fenice, infine il tiebreak vinto dai padroni di casa. In campo si è visto grande sport.
Pongo l’attenzione sullo striscione chilometrico esposto al gremito PalaTrento che credo molti abbiano visto. Non lo riporto per intero perché non vorrei commettere errori, non me lo ricordo con precisione, e non voglio nemmeno rispondere. Per ora. Verrà il momento giusto. Però, lascio un piccolo – ma enorme – appunto per chi vuole sapere la verità. Una millimetrica parte della verità. Io non sono stato “naturalizzato nel 2004″, come recitava lo striscione: ho indossato per la prima volta la maglia azzurra nella selezione pre juniores della Nazionale italiana di pallavolo all’età di 15 anni!!! Inoltre,  non ho mai, ripeto mai, avanzato richiesta a chissà quale organo giuridico per diventare cittadino italiano. Sulla questione verrà fatta luce, come dicevo sopra, al momento giusto, se mai ci sarà. Step by step!
L’Italia è un Paese democratico e chiunque ha il diritto di avere un’opinione; secondo me, addirittura, spesso dovrebbe sentirne il dovere! Ovviamente, sempre  espressa con educazione.
Concludo con la cosa più importante: sono fiero della squadra, della Lube e soprattutto del comportamento e della sportività che ha dimostrato in campo… e fuori. Un grande team (e non parlo di chi la domenica indossa maglietta e pantaloncini) si vede soprattutto in queste situazioni e noi, lo dico con grande egoismo, lo siamo.

Questo è il Drago. 
E vedremo davvero il 10 febbraio. Vedremo. 
Intanto stasera dita incrociate, perchè c'è la Champions! 
E sempre forza Dragan! 

2 commenti:

  1. La Lube, sia la squadra che la tifoseria, è una GRAN SIGNORA..! e non lo dico solo perchè ovviamente seguo la squadra, ma anche perchè sono un che pensa che la SPORTIVITA' debba prevalere sempre su tutto.

    P.s so che ho scritto questo commento un pò in ritardo, ma meglio tardi che mai giusto? :)

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  2. Assolutamente meglio tardi che mai :)
    Concordo con tutto quello che hai scritto.
    Grazie per il commento!

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