Lube Banca Marche Macerata

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sabato 24 novembre 2012

Riflessioni pre partita!

E' sabato mattina. Milano è ancora addormentata, immersa nel grigio torpore del sabato.
Quasi tutti dormono. Il mio cagnone ronfa tranquillo di fianco al mio letto, anche stanotte non è riuscito a spodestarmi dal mio posto e dormire sul materasso.
E non è che non ci abbia provato.
Alla fine si è arresa e si è messa giù tranquilla, probabilmente pensando appena esci riprendo ciò che è mio.
La domenica è la mia compagna di gioco: quando mi metto a guardare la partita si sdraia accanto a me sul lettone di mia madre (visto che lo schermo in salotto è occupato dal genitore che guarda partite, commenti post partita, commenti pre posticipo etcetera XD) e sta lì, in attesa.
Ogni tanto sussulta quando urlo. Mi guarda come per dire cos'hai da gridare? Tanto non ti possono sentire! E si rimette giù.
Io non riesco a dormire.
Domani pomeriggio prenderò il treno e andrò fino a Verona e per la prima volta, dal vivo, vedrò la mia Lube. E' strano come un amore del genere possa nascere in un lasso così breve di tempo. Eppure è stato così. Mi ha preso il cuore, l'anima, il cervello.
Per la prima volta nella mia vita la mattina assieme a Repubblica compro la Gazzetta dello Sport.
E la leggo avidamente, ingoiando ogni parola.
Sulla pagina dedicata alla pallavolo. Ovviamente. Una sola pagina, in fondo alla Gazzetta dopo una trentina di pagine piene di sproloqui sul calcio.
Il calcio ha rotto.
Come si può in una sola pagina parlare di due partite (quando va bene) o addirittura di tutta la domenica di campionato? Come si può?
A volte gli articoli sono così striminziti che sono quasi indecenti.
Pochi cenni, pochi nomi, mentre invece ce ne sarebbe da scrivere.
Il bello è che recentemente in tre giorni ho trovato tre articoli sulla Lube (e addirittura due foto dello Zar e una del Drago, MIRACOLO!), ma non è sufficiente.
Siamo uno stato troppo attaccato al calcio, troppo attaccato a tifoserie violente (e come si è visto negli ultimi giorni razziste), troppo attaccato a giri di soldi esorbitanti, insulti a chi in questi tempi affronta la crisi con 800 euro al mese. E si sbatte mille volte più di un giocatore di calcio, che tra un allenamento e l'altro trova il tempo non solo di fare lampade e cerette varie, per non parlare di varie pettinature (e poi parlano della cresta dello Zar, ma non c'è paragone cavolo!) davvero orrorifiche, o di tutte le foto che riescono a far pubblicare insieme a varie starlette dalla reputazione alquanto dubbia.
Il calcio sta morendo. E' in agonia e la gente non capisce quanto gli altri sport siano belli.
Non parliamo della pallavolo? Parliamo del basket.
Tifo Olimpia, tifo seriamente Olimpia da quasi cinque anni e anche se sta andando male è la mia squadra.
Perchè è così sottovalutato qui in Italia uno sport del genere, quando in America per esempio le vere star dello sport sono proprio i giocatori di NBA? D'accordo, è un modo diverso di giocare a basket.
Ma sempre basket è.
Perchè non può esserci equilibrio? Perchè ci sono trenta canali per il calcio e noi amanti della pallavolo dobbiamo ogni domenica fare gli scongiuri affinchè la nostra squadra venga mostrata? Perchè tutti gli altri sport devono condividersi UN SOLO CANALE?
Che forse loro non sudano?
Non si allenano duramente come fanno i signori calciatori? (A me sembra di sì, ma a differenza di questi signori non vanno in giro in macchine da miliardari e non provocano risse a ogni partita)
Non si sbattono per la loro squadra?
Sul muro di camera mia campeggiano una quantità infinita di foto.
Recentemente ho deciso di dedicare ai miei fantastici quattro un lato intero del muro (staccando per loro persino la locandina del Ritorno dello Jedi, Nerd time XD).
C'è una foto dello zar Ivan Zaytsev durante una partita. Guarda in basso, prima di battere presumo, e delle piccole gocce di sudore scivolano sul suo viso, senza deconcentrarlo.
Perchè loro dovrebbero contare meno?
Scusate lo sfogo.
In realtà quello che non sopporto è la cattiveria che pervade la gente quando parla di calcio. Mentre ho notato negli ultimi tempi come si possa benissimo discutere di pallavolo con grande civiltà, da parte dei giocatori, degli allenatori e dei tifosi. E' solo sport.
No, non è SOLO sport.
E' un grande sport.
Per non parlare della difficoltà di reperire i biglietti.
Tutto viene reso più difficile, ma non per questo mi perdo d'animo.
So che sarò a Cuneo il 9 a vedere la mia Lube.
E so che andrò ancora più lontano il 10 febbraio per tifare i miei ragazzi contro il Trento.
E mentre cerco di combattere il sonno con il mio buonissimo caffè mattutino, aspettando con ansia domani, il mio cane continua a dormire. Con un occhio aperto però.
Perchè magari riesce a beccarsi uno dei biscotti che sto pucciando nel caffè.
Chissà, magari, la fortuna.

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