Lube Banca Marche Macerata

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martedì 29 gennaio 2013

Sfogo

So di essere indietro di una partita, ma l'articolo su Latina sta prendendo forma. Ora però mi preme un'altra cosa. Oggi è un giorno particolare. Oggi è un giorno davvero particolare.
Oggi è il giorno della verità.
Qualche passo indietro per evitare di impazzire. Da mesi sognavo di andare a vedere Macerata-Trento.
Più o meno da quando è cominciato il campionato. Fatevi voi i calcoli. Finalmente a novembre ho trovato due pazze che si sono offerte di venire con me, le mie compagne di Crociata, Roberta e Miriam.
Ore passate a trovare treni, alberghi, mappe di Macerata e finalmente tutto è pronto. Manca solo il biglietto.
Venerdì arriva la notizia: i biglietti non verranno venduti online, nè telefonicamente.
Solo in loco, il 30 gennaio.
E ce ne sono davvero pochissimi.
Il mondo mi crolla addosso.
Non sto esagerando. Chi mi era accanto, lo sa, venerdì è stata una giornata orribile. Ho passato tutto il giorno con un muso enorme, gli occhi lucidi e il cuore che batteva all'impazzata.
Chiamo gli amici che ho di vicino Macerata, e che la Lube mi ha fatto generosamente conoscere, e chiedo, imploro.
So che ci sono due persone che oggi tenteranno di prendere i biglietti per me e le mie due compari per permetterci di vedere la Lube a casa sua, al Fontescodella, at home.
Quello che so è questo. Non riesco a dormire, non riesco a studiare, nonostante io abbia due esami settimana prossima, perchè per me andare a vedere questa partita è vitale.
E' LA PARTITA.
E' affrontare la nostra bestia nera che le ultime due volte ha avuto la meglio.
Adesso che siamo un punto più su di loro, a un passo dalla fine del campionato, non posso mollare.
Non posso non essere presente.
Non posso non andare solo perchè sono di Milano.
Solo perchè ho avuto la dannata sfortuna di nascere qui, tra nebbia e risotto alla milanese, circondata da metropolitane affollate e albe rosate che incorniciano il traffico.
Non è giusto.
Non è giusto che sia fatta una discriminazione simile.
Che sia eliminata una fetta così sostanziosa di tifo solo perchè non abbiamo la fortuna di vivere gomito a gomito con la nostra Lube. Non voglio fare la drammatica.
Non è nella mia indole.
Vada come vada, so che i miei amici faranno il possibile, e se non sarà possibile, piangerò qualche lacrima, mi consolerò con una pinta e una sigaretta e cercherò di vederli altrove.
Ma ripeto, NON E' GIUSTO.
La Lube significa tanto per me. Così tanto che la mia bacheca di Facebook è piena di foto e articoli su di loro.
Così importante che ho aperto e gestisco due pagine su due dei giocatori della Lube.
Così importante che ho aperto un blog che curo più di ogni altra cosa. Sul quale cerco di scrivere ogni volta che possa mettendoci l'anima, come fanno loro quando giocano.
Loro con la palla, io con la penna.
Vada come vada. Ma io sto già male.

Ma ci sono delle persone che comunque voglio ringraziare. Miriam e Roberta, che stanno trepidando con me. E Lorenza, sorella biancorossa, come del resto le altre due, giocatrice e grande fotografa.
Fingers crossed, ma comunque SEMPRE FORZA LUBE.

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