Lube Banca Marche Macerata

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domenica 30 dicembre 2012

Lacrime sulle nostre guance biancorosse

E' finita così.
Con un ace che batte contro il nastro e cade nella nostra metà di campo a pochissimi centimetri dalla rete.
Con il cuore che si ferma e per un attimo si sente solo il tonfo sordo di quella palla che cade.
Maledetta gravità, maledetto nastro, maledetta partita.
Trento si prende la coppa, la alza al cielo verso i suoi tifosi.
E noi, noi della Lube, tutti noi, giocatori, allenatori, tifosi, alziamo gli occhi lucidi al cielo maledicendo quella dannata sfortuna che ha voluto far cadere quella palla così, come un ultimo sberleffo.
E noi che tanto speravamo di prenderci anche il quarto set abbiamo finito di sperare.
Il forum si è riempito degli urli di Trento che, diciamolo, ci ha dominati.
Ha iniziato bene e ha chiuso... meno bene, ma ha comunque chiuso.
Quando si poteva andare al tie break e lottare.
E magari vincere.

Non so dirvi quanto sia stata dura piangere mantenendo il sorriso.
Eh si. Perchè davvero, dopo averli seguiti, tifati, incitati, non per tutta la partita, ma PER TUTTO QUESTO TEMPO, quando sono proprio loro a venire sotto la curva, con gli occhi lucidi e rossi e lo sguardo triste, non puoi non donargli un sorriso e un applauso.
Trento ha vinto. E' vero.
Ma ci sono un paio di sassolini che mi voglio togliere dalla scarpa.
1)Avete vinto. Vi prego per il futuro ricordatevi di festeggiare la vostra vittoria invece di insultare i nostri giocatori. Soprattutto quando gli insulti sono diretti A UN GRANDE SIGNORE quale è Dragan Travica.
E' inutile fischiarlo, lanciargli insulti, persino deriderlo.
Quello che vi aspettavate era un rosicone. Quello che avete avuto è stato un inchino da un grande uomo.
Che sa quando è meglio starsene zitti.
Ma che vi ripagherà in campo.
2)Siete stati fortissimi.
Lo ammetto senza remore, perchè sono una tifosa onesta e sincero. E amo la mia Lube anche quando sbaglia, senza stare per ore, mesi, anche anni su una palla finita dentro o fuori.
Godo delle vittorie della mia squadra e piango con loro quando perdono, sempre guardando avanti, mai indietro.


Il mio ricordo più bello di questa serata va ai miei guerrieri.
Ai guerrieri che si affacciano sulla curva e alzano le mani verso di noi, fieri di noi, fieri del fatto che sanno di avere sempre al loro fianco un mare biancorosso pronto a far fuori anche l'ultimo respiro per dirgli noi siamo lì con voi.
Ci siamo. Vi siamo accanto.
Non è poco.
Anzi direi che sentire accanto qualcuno che sempre ti vuole bene, sempre, e sempre verrà a sostenerti, è qualcosa di magico.
Come la Lube.
Fatta di guerrieri, di uomini meravigliosi, di uomini pronti a lottare sempre, fino alla fine, dando il cuore, l'anima e ogni cosa.
Forse Trento ha alzato la coppa al cielo.
Ma l'onore va a Macerata. E ai tifosi di Macerata. Questa curva speciale, una grande famiglia che accoglie sempre tutti.
Anche chi come me non viene da Macerata e purtroppo il 90% delle partite se le fa da casa, davanti alla tv.
Ma mettendoci sempre un gran cuore.

Grazie Alberto Giuliani, coach, grande uomo, per tutto quello che fai, per tutto quello che ci metti. Per quando sei venuto da noi ad inizio partita e per quando sei venuto alla fine a sorriderci con gli occhi colmi di lacrime e a dirci che tanto li rivediamo. Che tanto non finisce qui.
Grazie Dragan, per quello che ci hai donato.
Grazie Ivan, per le tue schiacciate micidiali e per gli sguardi da bambino.
Grazie Sasa per ogni piccola sorpresa.
Grazie Dick per la grinta.
Grazie Marko per i tuoi muri e per le tue battute.
Grazie Dragan per tutti quei primi tempi meravigliosi.
Grazie Hubert per tutte le volte che ci hai salvato una palla.
Grazie Alen, anche per aver fatto la foto con me.
Grazie Davidson, anche per lo status di facebook di ieri sera.
Grazie Natale e Grazie Luigi, di tutto, del cuore.
Grazie Jiri e Cristian, per aver combattuto con noi, anche se seduti dietro le quinte, ma eravate lì, con noi.

Lasciatemi un post scriptum.
C'è un giocatore che non ho ringraziato e di cui vorrei parlare a parte.
Grazie Simone.
Per i sorrisi che ci hai donato prima della partita, per quei sorrisi stupendi, sinceri.
Per quando ti butti per terra a costo di farti male per prendere una palla.
Per quando ci sorprendi, ti alzi in volo e schiacci.
E nessun  muro ti può fermare.
Per le battute, per quelle precise e letali, per quelle forti e veloci che colpiscono e spariscono.

Grazie perchè sei Simone Parodi e questo nessuno, NIENTE E NESSUNO, te lo può togliere. Tanto meno un cartellino giallo. Un misero, infido cartellino giallo.
Come quella maglia numero sei che adesso stringo tra le mani e che stringo ad ogni partita.
Alza la testa.

Alzate la testa miei guerrieri.
Per noi siete sempre voi i veri numeri uno.

Post dedicato a Miriam, Lorenza, Giorgia, Michela e sopratutto Luana (hai visto alla fine le parole le ho trovate davvero!).
Sempre e solo forza Lube.

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